logo GCVPC   Perchè questo logo?

 

L’idea della “LUNA COL CASCHETTO” è nata volendo coniugare abilmente Monza e la Protezione Civile.

  • LUNA ROSSEGGIANTE IN CAMPO BIANCO: antico stemma monzese che ancora sopravvive nella tradizione culturale di Monza.
  • CASCHETTO GIALLO: peculiare attributo dell’attrezzatura di Protezione Civile.

Per raggiungere un risultato grafico essenziale ed incisivo che soddisfi l’esigenza estetica di equilibrio (forma e colore), la LUNA è stata sfaccettata alla maniera cubista al fine di rappresentare efficacemente la complessità di Monza, città aperta a molteplici realtà; è quindi espressa contemporaneamente di quarto, di profilo ed intera: si intravede, si vede e si percepisce. La LUNA intera ad es. è percepita solo intuitivamente, e otticamente se ne ricostruisce la rotondità seguendo la curva della scritta rossa, che racchiude un campo pallido e sfumato.
L’OCCHIO poi, nella contrapposizione grafica APERTO-CHIUSO, è sinonimo di duplicità.
  - APERTO: rivolto cioè alla realtà esterna visibile e tangibile.
  - CHIUSO: rivolto alla visione nascosta della realtà interiore.
Tutto ciò ad indicare simbolicamente l’attenzione che la Protezione Civile vuole riservare alla persona umana nella sua interezza; e/o ancora più estesamente indica la Protezione Civile nella globalità della sua missione: azione operativa di soccorso (occhio aperto al fuori), e azione di servizio in tempo di quiete (occhio chiuso, rivolto a ciò che è meno appariscente).
I colori di contorno sono quelli propri dei simboli di Protezione Civile: blu chiaro e arancione.
In sostanza un logo che vuole essere onnicomprensivo di molti significati concentrati in una rappresentazione grafica a 360°.